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Fær Øer | cine 70mm
a cinematic journey through the Faroe Islands- Luca Mattia Minciotti | Fær Øer_cine 70mm_01
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Shiba Ryotaro Memorial Museum 司馬遼太郎記念館
Shiba Ryotaro Memorial Museum 司馬遼太郎記念館 Higashiōsaka, Prefettura di Osaka, Giappone Tadao Ando Architect & Associates shot on iPhone 6+ -
in spiaggia ad ogni costo
domenica, nord della spagna. questo fenomeno atmosferico è detto - nebbia di avvezione - e si forma con il lento scorrimento di aria caldo-umida su un mare più freddo e può essere sospinta verso i litorali dai venti di brezza.nonostante la condizione persista da due giorni la gente non rinuncia a passare la giornata al mare.. benché, ad un passo da loro, questo si nasconda allo sguardo. mi è sembrato di vivere in un futuro post-atomico uscito dalla mente di qualche sceneggiatore americano di film futuristici.. ho provato a fantasticare su come sarebbe stato se questo diventasse la realtà.. ho provato ad immaginare a come sarebbe se l'udito prevalesse sulla vista.. ho provato a guardare e pensare... infine ho immaginato anche a come sarebbero cambiate le fotografie di Massimo Vitali. -
campo imperatore
"Questa piana tra altissimi monti fa un bellissimo vedere. Quando i pastori vi sono con gli animali a pascolare, par esser uno esercito grossissimo a vedere tante capanne e tante tende, massime la sera quando tutte hanno acceso i fuochi" Francesco De Marchi, "Il Corno Monte", 1573 -
L’Aquila | il silenzio dell’abitare
progetto realizzato all'interno di Confotografia, L'Aquila 2013 “...nonostante tutto quello che è accaduto, le persone si sono allontanate tra di loro [...] ognuno si è chiuso la porta dietro di sé.” Cittadino di Onna “...un territorio che non ti fa sperare e che non ti fa sognare è un territorio già morto [...] incontrarsi senza doverlo programmare, questo è il senso della comunità.” Lina Calandra, geografa sociale del territorio aquilano “...ci stiamo abituando al brutto [...] L’Aquila ha bisogno di esser ricostruita... ma anche di essere sognata.” Franco Arminio, paesologo e poeta “L'uomo che si isola rinuncia al suo destino, si disinteressa del progresso morale. Parlando in termini morali, pensare solo a sé è la stessa cosa che non pensarci affatto, perché il fiore assoluto dell'individuo non è dentro di lui; è nell'umanità intera.” Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Scienza della logica, 1812 In seguito al terremoto del 6 aprile 2009 il Comune de L'Aquila ha concesso la possibilità a chi era in possesso di un appezzamento di terreno agricolo di costruirsi una piccola casa temporanea in legno di superficie massima 95 mq. e altezza non superiore ai 6 mt. come alternativa al trasferimento in M.A.P. o progetti C.A.S.E. Queste case avrebbero potute essere abitate per un periodo non superiore i tre anni in attesa della ricostruzione, solo in casi di evidente necessità il periodo di tre anni poteva eccezionalmente essere prorogato. Oggi, a distanza di quattro anni, chi può continua a costruirsi la propria casa; ciò che doveva essere temporaneo si presume diventerà permanente, ciò che doveva essere solo di legno ora è di mattoni o calcestruzzo, ciò che una volta era aggregazione ora è diventato isolamento. Ciò che non era stato controllato continua a non essere regolamentato.- Luca Mattia Minciotti 1
- Luca Mattia Minciotti 2
- Luca Mattia Minciotti 3
- Luca Mattia Minciotti 4 - l'aquila 2013 confotografia
- Luca Mattia Minciotti 5 - l'aquila 2013 confotografia
- Luca Mattia Minciotti 6 - l'aquila 2013 confotografia
- Luca Mattia Minciotti 7 - l'aquila 2013 confotografia
- Luca Mattia Minciotti 8 - l'aquila 2013 confotografia
- Luca Mattia Minciotti 9 - l'aquila 2013 confotografia
- Luca Mattia Minciotti 10 - l'aquila 2013 confotografia
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tree trilogy
Tree is a trilogy of research and approach that revolves around the unique theme: the tree. The work consists of three parts: loss, obsession and fragmentation where each one represents a different phase of the effort of observation and understanding of the subject portrayed.- Frammentazione montaggio
- Trees Trilogy_Frammentazione_08
- Trees Trilogy_Frammentazione_09
- Trees Trilogy_Frammentazione_10
- Trees Trilogy_Ossessione_06
- Ossessione montaggio
- Trees Trilogy_Ossessione_06
- Trees Trilogy_Ossessione_08
- Trees Trilogy_Ossessione_13
- Trees Trilogy_Ossessione_15
- Trees Trilogy_Smarrimento_05
- Trees Trilogy_Smarrimento_09
- Trees Trilogy_Smarrimento_11
- http://www.lucamattiaminciotti.com/portfolio/wp-content/uploads/2016/03/Trees-Trilogy_Smarrimento_11-e1458311004126.jpg
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A8 – autovía del Cantábrico (ongoing)
ongoing project sobre las infrastructuras de la A8 - Autovía del Cantábrico -
gas stations
Gas Stations è un progetto fotografico che indaga l'architettura della mobilità. Strutture che nascono e si sviluppano in risposta a un'esigenza sempre maggiore di mobilità, fanno della riconoscibilità e della serialità la loro peculiarità, caratterizzando il paesaggio non esclusivamente metropolitano. Il progetto, partito da Milano, si sta spostando anche in diverse altre città in Italia e all'estero. Spesso vissute distrattamente e percepite nell'immaginario collettivo come dei "non luoghi", le gas stations sono state anche fonte di ispirazione per grandi artisti, da Edward Hopper a Ed Ruscha.
Il paesaggio urbano contemporaneo è sempre più ricco di spazi borderline, luoghi dove architettura e contesto si incontrano e scontrano definendo identità altre. Luca Mattia Minciotti con la sua macchina fotografica, è meglio dire con il suo occhio di architetto, ne ha identificato alcuni attraverso la ricerca Gas Stations. Qui l'architettura della sosta breve, del movimento e della ripetizione diventano l'elemento di indagine, il racconto per immagini di spazi che viviamo, anche solo per un tempo breve, ma che sono in grado di influenzare il territorio che li circonda.
Un'architettura di facciata, eppure così ripetitivamente riconoscibile. Spazi che l'autore ci mostra senza uomo, senza autovetture, senza vita, così come si presentano nella loro nuda realtà: spiazzi lungo le arterie con un ingresso, un'uscita e un percorso quasi obbligato. Di notte con le loro luci sfavillanti, ricche di segni comunicativi, diventano lo specchio della loro stessa esistenza, raccontando a chi guarda le immagini prodotte da Luca Mattia Minciotti quanto siano luoghi necessari, ma lontani dal contesto in cui sono inseriti. L'autore infatti tale contesto lo esclude, lo sfuma nel buio della notte, lasciando alla nuda realtà delle pompe di benzina il fascino di una possibile poetica, forse quella della nostra contemporaneità. La ricerca Gas Stations diventa così quasi una metafora visiva di quell'architettura che non guarda a ciò che la circonda, ma che è implosa nel proprio desiderio autocelebrativo.arch. Paolo Schianchi per Floornature.com (IT/EN)
Le stampe del progetto sono disponibili per la vendita. Per info lm.minciotti@gmail.com